MANIFESTO - "PER UN NUOVO STATO DELL'ARTE"

G53 RSM nasce su impulso degli artisti rappresentanti il padiglione di san marino alla 53^ biennale di venezia.

E' un movimento culturale ed artistico sammarinese che ha come fondamento la valorizzazione della libertà espressiva, formale ed informale e della ricerca artistica nonchè la sua interazione ed integrazione nel tessuto sociale per un “nuovo Stato dell’arte”.

Nel tempo di passaggio epocale in cui viviamo sono in gioco molti fattori che minacciano drammaticamente la libertà e diventa sempre più urgente prevedere e attuare nuove forme di sopravvivenza e di coesistenza. Una responsabilità in questo senso investe innanzitutto le persone che dispongono di maggiore libertà mentale.

L’artista gode appunto di tale responsabile privilegio. Per questa ragione esso si trova nella condizione di proporre insieme un significativo impegno di “trasformazione sociale responsabile”.

L’intento è quello di portare la creatività, cioè l’arte, ad interagire direttamente e a integrarsi con ogni ambito del tessuto sociale, dall’economia alla politica, dalla scienza alla religione, dalla produzione all’educazione.

venerdì 19 novembre 2010

"dare/avere" di Leonardo Blanco

San Marino 19 novembre 2010/1710 d.F.R.


Venerdì 19 novembre alle ore 18.30 presso MatericaHome, l’artista sammarinese Leonardo Blanco inaugura l’esposizione personale dare/avere, nell’ambito dell’iniziativa Momenti d’Arte 2010 – spazi inconsueti accolgono artisti in estemporanei eventi, patrocinata dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione, la Cultura, l’Università e le Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino.

Viviamo un’epoca di crisi, che solamente ai più lungimiranti offre visioni positive, (in cinese, la parola crisi significa pure opportunità). L’economia stessa, parossisticamente incaricata di misurare ogni azione umana, vacilla, insieme ad ogni riflessione coerente su costi e benefici; concetti che di sovente vengono confusi e persino invertiti, poiché se una crisi economica ha esiti nefasti sulla vita degli uomini, spesso la crescita non è che una prosperità di astrazioni numeriche, che nella pratica si traduce soltanto in una vita più alienata. Blanco si domanda allora con il suo lavoro quali siano i veri costi e i veri benefici, quali i conti che davvero devono tornare, e mette in mostra venti opere (tecnica mista su carta), eseguite per l’occasione, che provano a tracciare i bilanci dell’anima. I lavori sono eseguiti su pagine di vecchi registri contabili risalenti alla metà dell’Ottocento, sui quali le entrate e le uscite venivano annotate con ordine certosino e raffinata grafia, quasi una metafora dell’ingenua fiducia un tempo ispirata dall’economia. Ora che ogni idea di parco ordine è stata spazzata via dalla perentoria evidenza degli avvenimenti, su quegli antichi conteggi l’artista ha dipinto, sporcato, segnato e riscritto il suo personale e aggiornato bilancio, in un viaggio a ritroso che ci riconduce a un presente sempre più irreale, straniato, e in qualche modo assente; un presente complesso e stratificato, in bilico fra certezze che non rassicurano più, e un futuro che va ripensato. “Sprecare una crisi è terribile” (Vikram Pandit, Citigroup)

Leonardo Blanco (Santarcangelo, 1968) è autore di quadri, sculture e installazioni. Il suo percorso artistico, agli esordi fortemente radicato nella tradizione di maestri locali come Moroni, si è gradualmente avventurato in altri territori, esplorando in maniera densa e nel contempo rarefatta la condizione emotiva dell’uomo contemporaneo. A partire dai primi anni Novanta ha tenuto diverse esposizioni personali a San Marino, in Italia e in Belgio, e partecipato a esposizioni collettive a Londra, Los Angeles, Istanbul, Emirati Arabi Uniti, Pechino (2^ Biennale d’Arte, nel 2005), e Venezia (nel 2007 Open10 – Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni, e nel 2009 la 53^ Biennale d’Arte). E’ vincitore di numerosi premi e concorsi. Le sue opere sono conservate presso collezioni pubbliche e private; alcune si trovano in mostra permanente nella Repubblica di San Marino e all’estero.

dare/avere, dal 20 novembre al 4 dicembre, dal martedì al sabato, ore 10.00-12.30 e 15.00-19.00; ingresso libero.

www.matericahome.com

eventi@matericahome.com

www.leonardoblanco.com

sabato 25 settembre 2010

Palino - "In cammino"

Mostra "In Cammino" del pittore
Domenico Casadei-Palino



SABATO 25 SETTEMBRE 2010 ALLE ORE 19
PRESSO L'HOTEL ACCADEMIA
VIA DELLE BELLE ARTI 6
BOLOGNA

HOTEL ACCADEMIA
Nella sua rinnovata gestione l'Hotel Accademia di Bologna vuole proporsi come luogo privilegiato di incontri ed eventi di carattere, culturale ed artistico; vocazione già insita nella sua peculiare ubicazione, in via Belle Arti 6 - in pieno centro storico, prossimo ai principali teatri della città, all'Accademia di Belle Arti, al Conservatorio e nel cuore della più antica Università del mondo. Periodicamente l'hotel ospiterà esposizioni e performance di artisti contemporanei.
DOMENICO CASADEI - PALINO
È nato nel 1966 a Faenza, si è diplomato all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza ed in seguito presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Pittore e scultore, fra le numerose esposizioni rilevanti partecipazioni internazionali: Arte Fiera Bologna, Galleria d’Arte Moderna RSM, 53° Biennale di Venezia.

domenica 19 settembre 2010

Thea Tini alla Quarta Beijing International Art Biennale (BIAB)

Thea Tini alla Quarta Beijing International Art Biennale (BIAB).



San Marino, 19 settembre 2010



Thea Tini, dell’Associazione Sammarinese Artisti (ASART), rappresenterà San Marino a Pechino (Cina) alla Quarta Beijing International Art Biennale (BIAB).


Thea Tini, dell’Associazione Sammarinese Artisti (ASART), rappresenterà San Marino a Pechino (Cina) alla Quarta Beijing International Art Biennale (BIAB).

La cerimonia di apertura della Biennale si svolgerà il 19/20 settembre e nei giorni seguenti gli artisti selezionati parteciperanno al Simposio dal tema “Impegno Ambientale, Esistenza Umana e Ideale dell’Arte”.

L’opera selezionata si intitola “Univers0 0” ed è parte del progetto “UNIVERS0”, presentato per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 2009.

In questo lavoro la tematica ambientale è affrontata attraverso il gioco di due colori: il giallo e il blu da cui si genera il verde, che simbolicamente evoca natura, equilibrio, armonia, ecologia.

La Bellezza della Natura è l’ispiratrice dell’arte di Thea Tini e sarà anche la tesi principale del suo intervento al Convegno di Pechino.


4th Beijing International Art Biennale, China 2010

Thea Tini’s Speech: Environmental Awareness and Human Existence

Work no 66-1-1 “univers00”


The industrial world, current economic models, and strong demographic growth have brought the Earth to the brink of collapse. It is essential that we lighten our burden on the Earth to make it more sustainable. We should consider this urgent need to change course a wonderful opportunity for the evolution of human beings on all levels. This new challenge demands technological and entrepreneurial innovations as well as inventions on the community, social, political, artistic, and spiritual levels. To build a sustainable and desirable world, we need qualities which belong to the human heart and spirit, such as ethics, imagination, courage, trust, and love. Art plays an important role in the evolution of humanity, as it works with and for our hearts. As creators of Beauty, artists should always be inspired by the Beauty of Nature.

Keeping Nature and its Beauty close to our hearts contributes to building a sustainable and desirable world.

My education is in art and science. I have a Degree in Agricultural Science from the University of Bologna in Italy and a Doctorate in Environmental Education from the University of Geneva in Switzerland. After high school I embarked on a journey of personal research, travelling around the world and studying art and yoga with European, Asian and American masters. I also led a pilot project called “Raggio di luce” (“Ray of Light”), which teaches environmental education at all school levels in the Republic of San Marino. The project combines art, science and meditation. For details, see the University of San Marino University website at www.educazione.sm.

My art (and “univers0”) communicates the importance of keeping a healthy relationship with Nature, other human beings and the Self.

The work selected for the 4th Beijing Biennale is “UNIVERS0 0”, which I painted in 2008. It is part of a work in progress called “UNIVERS0”, which was born from a vision, a meeting of light and shadow. A radiant yellow meets an enveloping blue and green is born, symbolizing balance, nature, harmony and ecology.

This vision is materialized directly by the choice of supports and the typology of completely natural pigments.

The colors are left free to manifest their expressive force.

In the microcosm of the painting a form thus takes shape, which is analogous to the one flowing in the macrocosm, emphasizing the naturalness of becoming, of the birth and death of worlds.

The choice of watercolors evokes the amniotic fluid which life is born from.

“UNIVERS0” is a metaphor of the infinite possibilities of combinations of primary elements in a chaotic, emotional process which takes place in the human soul. This process asserts the universality of the living experience and the uniqueness of “being”.

The theme of mirroring and “doubles” is part of this metaphor. UNIVERS0 becomes the mirror of recognition of the “other”–as a part of oneself–in a unique, deep and natural life breath, beyond any duality or separatist individuality.

The work is completed by a performance called “Dance of the universe”, for dance emphasizes the continuous movement of all that exists. Indeed, forms and events are the aspects through which energy flows and life exists.

(The video of the performance can be viewed on my website www.theatini.com under “performances”).

venerdì 17 settembre 2010

Guest - Mostra di Daniela Carati e Nico Macina

San Marino 17 settembre 2010

GUEST

DANIELA CARATI – NICO MACINA
17 SETTEMBRE 2010 - 24 OTTOBRE 2010



Un progetto artistico di grande respiro internazionale quello che a breve prenderà vita nel Museo di San Francesco, organizzato dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino e curato da Massimiliano Massieri.

E’ GUEST la rassegna in cui l’arte della piccola repubblica incontrerà l’arte di altre nazioni rappresentate da altrettanti talentuosi artisti. Un ciclo di iniziative che si svolgerà nell’arco di tre anni ed il cui elemento comune è l’intenzione di mettere a confronto un artista sammarinese ed uno di un’altra nazionalità. Ad ogni evento, inoltre, la presenza del noto critico Valerio Dehò avvalorata dalla partecipazione di un giovane critico di San Marino.

La prima mostra alla quale si potrà assistere si apre con la bi-personale dei fotografi Daniela Carati e Nico Macina. Attraverso questo particolare strumento espressivo i due artisti intendono comunicare concetti ben precisi. Daniela Carati, nazionalità italiana, presenta nove immagini tratte da uno dei suoi ultimi progetti “ALL ALL and ALL”.

Le immagini scelte ben si accostano al pensiero di Rousseau e si focalizzano sull’evoluzione culturale dell’uomo. Negli scatti della Carati, infatti, si nota qualcosa di animalesco inserito tra le figure umane rarefatte e immerse in luoghi surreali, talvolta minacciosi, talvolta ludici nei quali sono rappresentati sogni e paure.

Molto interessante, inoltre, il trittico intitolato “SPECIAL GUEST” proposto dall’artista sammarinese Nico Macina e originale rivisitazione de L’Ultima Cena. Nell’opera dalle grandi dimensioni è rappresentata una tovaglia imbandita sulla quale son appoggiati del pane, del vino e tredici coperti. Ad invadere lo spettatore è di certo il senso di attesa, concetto al quale Nico Macina si ricollega per riflettere sulla questione agostiniana dell’atemporalità dell’essere: il tempo è solo nella nostra coscienza, il futuro è attesa ed il passato è ricordo.

La mostra si svolgerà dal 17 settembre al 24 ottobre e sarà aperta tutti i giorni nei seguenti orari 11.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00. Maggiori informazioni si possono richiedere al numero 0549.885414 o scrivendo a info.museidistato@pa.sm

martedì 7 settembre 2010

Michela Pozzi - Finissage "La Natura e le Cose"


San Marino lì 8 settembre 2010/170110 d.F.R.






Domenica 12 settembre Finissage della mostra "La natura e le Cose" nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, strada consolare Flaminia, galleria del Furlo, Fermignano (PU)

Titolo: La Natura e le Cose
Artisti: Giovanni Gaggia, Domenico Buzzetti – Michela Pozzi, Pao Atelier, Valentina Olivi
Cura: Stefano Verri in collaborazione con Milena Becci
Coordinamento: Jennyfer Pierini
Luogo: Chiesa di Santa Maria delle Grazie, strada consolare Flaminia, galleria del Furlo, Fermignano (PU)
Inaugurazione: 7 agosto ore 18.00
Periodo: 7 agosto – 12 settembre
Orario d’apertura: 31 luglio/15 agosto dalle 11:30 alle 17:00 – 16 agosto/20 agosto dalle 15:00 alle 18:00 – 21, 22, 28, 29 agosto e 11/12 settembre dalle 11:30 alle 17:00Patrocini: Comune di Fermignano, Proloco di Fermignano, Riserva Naturale Statale Gola del Furlo Provincia di Pesaro e Urbino
Info: jeperini@hotmail.com / 0722 330523


La cornice paesaggistica della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo ospiterà, dal 7 agosto al 12 settembre 2010, la mostra “La Natura e le Cose”, presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Fermignano (PU).

La chiesetta, addossata all’imbocco della Galleria di Vespasiano, a strapiombo sulla rupe del Candigliano, fu costruita alla fine del 1400 in omaggio alla volontà dei viandanti che, in quel punto di passaggio, ringraziavano la Vergine Maria per l’ attraversamento incolume della Gola, sprovvisti di mezzi tecnologici.

L’ evento, voluto dall’Assessorato alla Cultura e dalla Proloco del Comune di Fermignano con la collaborazione della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo Provincia di Pesaro e Urbino, inaugurerà sabato 7 agosto alle ore 18.00.

“La Natura e le Cose” vuole riproporre quel passaggio di uomini che, di fronte ai disagi che la natura avversa presentava, si raccoglievano in un luogo sacro, angusto e costruito su un terreno cedevole. Il pubblico, infatti, vi si riunirà e diverrà parte integrante del lavoro artistico in progress, riappropriandosi, insieme agli artisti, di un sito di grande importanza paesaggistica ed ambientale.

La mostra curata da Stefano Verri in collaborazione con Milena Becci, con il coordinamento di Jennyfer Pierini, vedrà la partecipazione di Giovanni Gaggia, Domenico Buzzetti – Michela Pozzi, gli architetti Pao Atelier (Silvia Caringi – Omar Toni) e Valentina Olivi, con una serie di interventi artistici, video, performance e installazioni interne ed esterne, che saranno realizzati in loco sotto l’occhio del “pellegrino”, utilizzando elementi naturali ed artifizi.

Le nuove tecnologie incontrano la natura, immerse in uno scenario che racchiude anche un imponente monumento di archeologia industriale, qual è la centrale idroelettrica degli anni ’20 dell’ Enel.

Il catalogo la cui realizzazione grafica è stata curata da Jonathan Pierini verrà presentato il 12 settembre giorno del finissage in concomitanza con la festa del fiume.

lunedì 19 luglio 2010

"frammenti": la mostra (virtuale) del pittore antonio lengua

San Marinon 1 luglio 2010/1709 f.F.R.


Da San Marino Fixing



L’arte che rinnova l’arte. La scompone, la ricompone, la moltiplica. L’amplifica. Dal 15 luglio all’8 agosto (ingresso libero), nella splendida cornice del Palazzo S.U.M.S., a San Marino Città, è in programma la mostra personale di pittura di Antonio Lengua, “Frammenti”. Frammenti di quadri, dettagli che si amplificano, il piccolo che diventa grande e ruba la scena allo sguardo complessivo.
Alla base di questa personale dell’artista nato a Cervinara, ma residente a San Marino da una vita, c’è l’idea di prendere i due quadri che hanno partecipato alla 53esima edizione della Biennale di Venezia e di scomporli in particolari. Frammenti appunto, delle due opere, “Fuori dal Mondo” e “Angolo di Città”.
“È questa la magia dell’arte - spiega Antonio Lengua – anche quando pensi di aver visto tutto ti rendi conto di quanto sia importante la prospettiva. Dipingere queste due opere è stata una vera emozione, come sempre. Anche portarle a Venezia, alla più importante rassegna in assoluto, la Biennale, ha rivestito per me una grande importanza. E poi, quando mi è venuta l’idea di lavorare su queste opere scomponendole, sono riuscito ad entrare di nuovo nei quadri, perdendomi nei particolari”.
Nello specifico, “Fuori dal Mondo” è stato scomposto in dodici particolari, “Angolo di città” in otto. Venti quadri di misura 100 per 120 e 80 per 100 in cui le due tele originarie sono riprodotte interamente, con alcuni “focus” sui dettagli che l’artista ha ritenuto più significativi.

Giovedì 15 luglio alle ore 18.30 la "vernice". Seguirà rinfresco.

“Frammenti” ha il patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura e del settimanale San Marino Fixing.

Per informazioni: tel. 0549-905011.

E' come se Antonio Lengua fosse nato dentro e insieme ai suoi quadri. Un origine del mondo simile a quella dei miti della "Via dei Canti" di Bruce Chatwin: lì il mondo nasceva dalla pozza primordiale e veniva creato cantando. Qui è come se l'artista si fosse alimentato con la bocca degli occhi di quello che lui stesso creava: per crescere, per vivere e moltiplicarsi. E' come se Antonio Lengua avesse sviluppato nei suoi occhi, nutrendosi di immagini-cibo, una sorta di visualizzazione in 3D. E, la offrisse ora ai visitatori della sua Personale operando una parcellizzazione delle opere originali: entrare dentro un quadro, esplorarlo, negarlo e simultaneamente resuscitarlo per riproduzione.
Compiere un omicidio-suicidio per solitudine, un solo quadro, un solo Lengua, e tirare fuori dalle viscere del dipinto uno, cento, mille quadrilengua.
Il Viaggio dei Primissimi Piani dentro “Angolo di Città”, è senza dubbio affascinante.
Una testa quasi nascosta di tre quarti, profilo affilato e calotta di capelli aerodinamici, è protetta alle spalle sino alla sommità della nuca da un mantello futurista composto da sezioni di cono rovesciate e triangoli ocra e blu chiaro, degradante sino all'azzurro. Erano nell'originale, nell'apertura in campo lungo, sezioni di un palazzo della città dai paesaggi desolati e minacciosi. Accanto e dietro l'uomo con mantello, una porta finestra chiara e cieca: non mostra nulla dietro i suoi vetri. Un'altra testa di donna, perfettamente di profilo, la lunga mascella, l'iride blu sull'angolo dell'occhio. Ora sovrasta il piccolo uomo con mantello, sembra ignorarlo. Anche qui le sezioni dei volumi geometrici, affastellate una accanto all'altra, costruiscono un costume tecnologico e futurista che copre la donna, tra Moebius e Metropolis di Fritz Lang. Quel costume, nella visione d'insieme del quadro originale, era una grande ala, lì verde cupo, paludoso, ora blu chiaro dalle degradazioni lunari. Di nuovo la testa di donna, in primissimo piano, dietro un disco grigio pietra: spicca il copricapo-capelli tramato di linee curve che si susseguono come onde.
Alle spalle uno scorcio di paesaggio dove trionfa una piramide alta ed aguzza. Un altro frutto della moltiplicazione: solo paesaggio di città a perdita d'occhio. Muri senza finestre, case senza tetto, aperte verso il cielo, scatole ocra, sulle quali levita leggero un fiume azzurro che precipita in un lago pensile sostenuto da un cono giallo. E ancora uno dopo l'altro frammenti di architettura lenghiana: muri portanti, cilindri, piani, gradoni, finestre circolari, colonne con piedistallo, archi, un delirio costruttivista geometrico, matematico. Grandi sassi, rocce levigate, colline di pietra, sono sostegno e confine della città.
Il cielo azzurro è venato d'arancio.

(Saverio Mercadante)


Dove non arrivano gli occhi, subentra l’Arte. E’ una zoomata sul particolare, quella che ha voluto percorrere Antonio Lengua nella sua indagine: come una lente, come un microscopio, per entrare nel dettaglio e (ri)creare, quasi per germinazione spontanea, un’opera “altra”. O meglio: 12 opere, 12 squarci, che solamente alla fine si ricompongono nell’unità iniziale. Così per “Fuori dal mondo” che, nella disgregazione – ma solo apparente – del tempo, crea una sorta di viaggio che dalla miniaturizzazione iniziale, si trasforma in finestra aperta sull’universo.
La forza dell’immagine “esce” con slancio e vigore nel primo ingrandimento dove tre cime – le tre Torri della Repubblica di San Marino -, bagnate da una luce lunare, sembrano illuminare la schiena di un Re, avvolto e rannicchiato – in una sorta di contemplazione – innanzi a una scultura. Un occhio acceso e minaccioso invece invade l’osservatore che si avvicina alla seconda opera. E’ un personaggio vigile, che instilla silenzio tra una volta celeste segnata a croce – la condanna e la resurrezione – e un sottopalco basso, colorato, che richiama alla vita primaverile. Lavora invece su due punti luce – uno basso e uno alto – la terza indagine: ad una sfera che rassomiglia a un centro per freccette fa da contraltare una luna, piccola: un occhio pallido, che si posiziona davanti a un enorme dito, che cerca la via della sublimazione. I due occhi, nel quarto quadro, ruotano di 90 gradi: se l’algido spillo conserva la sua luce, il mondo pluricolorato – un’altra galassia, un’altra vita, un altro sistema – appare nelle sembianze di un sole autunnale, meno carico ma che riesce a portare vita agreste (l’immagine della foglia verde che gli fa da cappello ci parla di linfa, di piante, di respiro) probabilmente bucolica. Il quinto attimo – cinque le dita che richiamano l’arto, novello sposo dell’arte – porta l’osservatore nell’universo, luogo privilegiato di meditazione sul globo: il pianeta, sintetizzato in due colori (verde e azzurro), si affaccia – intermezzato da un piccolo sole – ad una materia della mente in cui, a una scelta di abolizione degli spigoli, risponde la morbidezza della curva, quasi a voler trovare un equilibrio di forme e volumi. Materia che compare nella zoomata successiva: il mondo bicolore si denuda, e – libero da ostacoli - dona la sua energia ad un piccolo sole. Il disco giallo però appare decisamente più carico: il punto di colore è denso, quasi oleoso, lontano dall’estate ma non ancora indebolito dall’autunno. E’ un sole che inventa cerchi più gentili, non perfetti. Un luogo dove la vita può rinascere, dove la corona del Re ritrova sfavillanti raggi. Dove il grano si intreccia con i sogni dell’uomo. Nel settimo frammento il mondo è lontano – il colore è materico, uniforme, appallottolato – catturato da una mano uncinata che lo vuole soffocare. O lo vuole alzare a trofeo. A forma perfetta, a città-Stato, utopica ma distante da quella tratteggiata dal filosofo Tommaso Moro. Il Re – ma con il viso scoperto – ritorna dell’ottavo quadro: il reale è avvolto in una sciarpa panna, e sembra ignorare la vorticosità della scena che appare alle sue spalle: un cielo ovattato si trasforma in un occhio senza pupilla che osserva – dal fondale – il retro della corona, senza però porsi alcuna domanda sociologica.
Usa la lente d’ingrandimento, Lengua, per il nono taglio: la figura inquietante del secondo quadro appare più grande – forse adulta – e svela la forza dell’indagine: gli occhi entrano in quelli dell’osservatore per farsi specchio dei fantasmi dell’umanità. Sforzi geometrici invece incidono il decimo passo, che si compie nella danze volumetrica delle linee fredde e delle curve della natura. Ma è ancora il globo, questa volta impreziosito dei suoi colori più genuini – il verde e l’azzurro – a dare il nome all’undicesimo atto: l’aria appare tersa, in bilico tra una luna lillipuziana e un sole che, perduti i sue riflessi, scandisce il tempo dell’umanità. Possiede tinte munchiane la chiusa, ad effetto: il sole – i soli dell’uomo – riecheggiano in tonalità materne (il rosa), quasi a voler portare gli occhi verso il seno materno, fonte prima di vita di nutrimento. E quello che avviene nella mente – lo sperone color oro, simbolo onirico per antonomasia -, alla fine, rimane solo un sogno. Lontano. O, per parafrasare l’artista, “Fuori dal mondo”.

(Alessandro Carli)


"frammenti" dopo la biennale la personale di antonio lengua




San Marinon 16 luglio 2010/1709 f.F.R.


Da San Marino Fixing

Taglio del nastro, giovedì pomeriggio, per la mostra "Frammenti", del pittore Antonio Lengua, presso la Sala Fondazione San Marino del Palazzo S.U.M.S. di San Marino Città (via G.B. Belluzzi 1). Alla vernice hanno preso parte il Segretario di Stato alla Cultura Romeo Morri e il Curatore della presenza sammarinese alla 53esima Biennale d'Arte di Venezia Valerio Pradal, con Loris Pironi, direttore di San Marino Fixing - media partner dell'evento - a fare gli onori di casa.

La personale di Lengua scaturisce dalle due opere che il pittore neofuturista ha portato alla 53esima Biennale di Pittura. Le opere, nello specifico, sono “Fuori dal Mondo” e “Angolo di Città”, che Antonio Lengua negli ultimi mesi, ha scomposto, riducendole a “frammenti” (da qui il titolo di questa personale), ponendo in evidenza i dettagli, i particolari delle due opere.

Nello specifico, “Fuori dal Mondo” è stato scomposto in dodici particolari, “Angolo di città” in otto. Venti quadri di misura 100 per 120 e 80 per 100 in cui le due tele originarie sono riprodotte interamente, con alcuni “focus” sui dettagli che l’artista ha ritenuto più significativi.

“È questa la magia dell’arte - spiega Antonio Lengua - anche quando pensi di aver visto tutto ti rendi conto di quanto sia importante la prospettiva. Dipingere queste due opere è stata una vera emozione, come sempre. Anche portarle a Venezia, alla più importante rassegna in assoluto, la Biennale, ha rivestito per me una grande importanza. E poi, quando mi è venuta l’idea di lavorare su queste opere scomponendole, sono riuscito ad entrare di nuovo nei quadri, perdendomi nei particolari”.

Dice di lui l’arch. Valerio Pradal, curatore della partecipazione sammarinese all’ultima Biennale: “La prima volta che in qualità di Curatore vidi un’opera di Antonio Lengua, pensavo di trovarmi di fronte ad un sognatore che con volontà reale voleva essere protagonista della sua storia. Un narratore con capelli bianchi che avvolgevano un volto solare. Non mi sono sbagliato. Le sue opere bisogna ascoltarle”.

La mostra, è organizzata dall'associazione Noor2 e resterà aperta sino all'8 agosto presso la Sala Fondazione San Marino del Palazzo S.U.M.S. di San Marino Città (via G.B. Belluzzi 1).

Per ulteriori informazioni: 339-8064188.

domenica 18 luglio 2010

"Vetiver" personale di Gabriele Gambuti


mostra “Vetiver

daò 10 luglio 2010 al 5 settembre 2010

inaugurazione sabato 10 luglio 2010 ore 18,00
museo pinateca di san francesco - san marino


San Marino 9 luglio 2010/1709 d.F.R.

c.s. Segreteria di Stato alla Cultura



Prosegue, da parte della Segreteria di Stato alla Cultura, un’intensa attività di sostegno e promozione dell’arte sammarinese. Nella giornata di sabato, il Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione, Cultura e Università, Romeo Morri ha inaugurato, presso la Pinacoteca San Francesco, la mostra "Vetiver", personale di Gabriele Gambuti che espone le sue opere pittoriche e di ceramica. Morri ha rilevato come il livello qualitativo dell’arte sammarinese stia crescendo e sia ricco di spunti e di vivacità ed ha sottolineato l’impegno della sua Segreteria di Stato, volto alla valorizzazione di questo patrimonio culturale, attraverso un progetto mirato che culmina nella manifestazione “Alba sul Monte”, il prossimo 17 luglio, nella quale ogni forma di arte e di cultura genuinamente sammarinese sarà presenta ad un vasto pubblico di cittadini e di visitatori.

Il Segretario Morri ha poi inaugurato la Rassegna degli artisti di strada, che si svolge attraverso l’esposizione delle opere pittoriche di numerosi artisti sammarinesi lungo la Contrada Omerelli e che è giunta alla sua 10° edizione.

Morri ha rilevato la costante crescita di livello di questa originale manifestazione, anch’essa inserita fra le numerose offerte culturali di “Alba sul Monte”. “Questa vivacità culturale ed artistica” ha affermato Morri “ci convince a compiere il massimo sforzo per sostenere e promuovere uno degli aspetti più veri e genuini del nostro Paese. Attraverso l’arte, infatti, può crescere l’immagine positiva di San Marino, della sua cultura, delle sue tradizioni e delle sue bellezze paesaggistiche.”

venerdì 25 giugno 2010

Mostra “Sopra il livello del mare”


mostra “sopra il livello del mare
inaugurazione venerdì 25 giugno 2010 ore 18,00
gallerie delle logge - san marino

San Marino 25 giugno 2010/1709 d.F.R.

La Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, L’Università e le Politiche Giovanili è lieta di annunciare l’apertura della mostra “Sopra il livello del mare” che si terrà dal 25 giugno al 19 luglio 2010 presso la sede della Galleria delle Logge.
La mostra rientra nelle iniziative previste per l’evento “Alba sul Monte” e si avvale del contributo organizzativo della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino. La collettiva Sopra il livello del mare intende focalizzare l’attenzione sull’attuale bisogno di giungere ad un punto d’osservazione elevato, inteso sia in senso poetico che etico, per meglio “vedere” e comprendere la nostra contemporaneità. Le Logge dei Balestrieri diverranno, per questa occasione, luogo di incontro, piazza virtuale e virtuosa, fulcro cui confluiranno esperienza, ricerca e poetiche di artisti operanti nel nostro territorio.
Esporranno:
Gisella Battistini, Leonardo Blanco, Valentina Bustea, Dorina Capicchioni, Giulietta Cavalieri, Cristian Ceccaroni, Alberto Rino Chezzi ciaccaezetazetai, Laura D’Addezio, Alessandra Filippini, Gabriele Gambuti, Dara Giardi, Antonino Giuseppe Giuffrida, Giovanni Giulianelli, Cristina Guidi, Dario Lazzari, Antonio Lengua, Vanessa Macina, Luciano Michi, AiKa Antonio Molinari, Omar Paolucci, Carlotta Piombini, Michela Pozzi, Giusi Ridolfi, Georges Santi, Giorgio Stefanelli, Marco Tentoni, Thea Tini, Daniela Tonelli, Serenella Valli.
Si tratterà di opere realizzate con l’uso di materiali tecniche e linguaggi diversi che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al collage alle tecniche miste.
In occasione della Vernice sarà presentato il progetto performativo sito-specifico Unspoken monologues performance di teatro fisico di Martina Conti e Mara Cassiani, con Martina Conti, danzatrice e coreografa e Mara Cassiani, attrice. L’intervento mira ad indagare le conseguenze della censura sulla mente creatrice e parte da un’indagine storica sul comportamento degli artisti nei confronti della censura; ma anche da un’indagine fisica sugli effetti del nascondere il desiderio di espressione, di sopprimere un impulso, di mozzare una dichiarazione e mutarne la forma.
Il Finissage, rientrerà nelle manifestazioni previste per l’evento “Alba sul Monte” e vedrà la partecipazione del Duo Messieri/Selva Michele Selva, sassofono soprano; Massimiliano Messieri regia del suono e live electronics.
Musiche di Terry Riley e Massimiliano Messieri
In occasione del finissage, verrà inoltre presentato il catalogo della mostra, con testo critico di Alberto Zanchetta

martedì 4 maggio 2010

“Luci e ombre” di Blanco in mostra alla Camera di Commercio di San Marino


San Marino 4 maggio 1709 d.F.R.




“Luci e ombre” di Blanco in mostra alla Camera di Commercio di San Marino


Luci e ombre”, questo è il tema che il pittore sammarinese Leonardo Blanco ha scelto per la mostra dei suoi ultimi lavori.

“Ama definirle mappe geografiche di luoghi interiori. Quindici opere recenti, realizzate con tecnica mista in cui l’autore indaga Luci e Ombre, partendo da una profonda meditazione personale per approdare ad una più ampia riflessione sulla realtà che lo circonda. L’autore si racconta attraverso le proprie opere, lasciandoci scoprire un’interiorità fatta di contrasti e opposizioni. L’artista ci regala una parte di sé, invisibile agli occhi, che in qualche maniera rivela e sottolinea le contraddizioni proprie di ogni essere umano. Rappresentazioni di luoghi interiori ma anche di luoghi fisici in cui, abbandonati gli stratagemmi dei facili estetismi, Blanco si concentra su forme essenziali per porsi con atteggiamento critico di fronte alla contemporaneità, mettendo a confronto mondi solo apparentemente lontani. Da qui la necessità di occuparsi dei territori di passaggio, del fascino dei luoghi di confine – una nota di colore, un contrasto chiaroscuro – e del loro potere di rendere armoniose incongruenze che coabitano sullo stesso piano visivo. Perché sono proprio i luoghi di confine, le linee di demarcazione a farci intuire la natura delle cose. Uno sguardo attento alle incoerenze della nostra epoca, in cui i confini – geografici, mentali – troppo spesso esasperano le differenze invece di considerarle una risorsa in grado di arricchire, completare e rischiarare le zone d’ombra dei nostri precari equilibri.

L'esposizione delle opere è presso la Camera di Commercio di San Marino al Centro Fiorina (4° piano) - Strada di Paderna, 2 - Domagnano - RSM dal 7 maggio al 9 luglio 2010.
L'inaugurazione si terrà venerdì 7 maggio alle ore 12,00 ed interverranno il Presidente della Camera di Commercio Simona Michelotti e il Direttore della Camera di Commercio Massimo Ghiotti.


E’ possibile ammirare le opere nei seguenti orari: dal lunedì al giovedì dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:00 e il venerdì dalle dalle 8:30 alle 13:30.

Chiuso il venerdì pomeriggio il sabato e la domenica.

Ingresso libero

Per informazioni: 0549-980380 www.cc.sm e www.leonardoblanco.com


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