MANIFESTO - "PER UN NUOVO STATO DELL'ARTE"

G53 RSM nasce su impulso degli artisti rappresentanti il padiglione di san marino alla 53^ biennale di venezia.

E' un movimento culturale ed artistico sammarinese che ha come fondamento la valorizzazione della libertà espressiva, formale ed informale e della ricerca artistica nonchè la sua interazione ed integrazione nel tessuto sociale per un “nuovo Stato dell’arte”.

Nel tempo di passaggio epocale in cui viviamo sono in gioco molti fattori che minacciano drammaticamente la libertà e diventa sempre più urgente prevedere e attuare nuove forme di sopravvivenza e di coesistenza. Una responsabilità in questo senso investe innanzitutto le persone che dispongono di maggiore libertà mentale.

L’artista gode appunto di tale responsabile privilegio. Per questa ragione esso si trova nella condizione di proporre insieme un significativo impegno di “trasformazione sociale responsabile”.

L’intento è quello di portare la creatività, cioè l’arte, ad interagire direttamente e a integrarsi con ogni ambito del tessuto sociale, dall’economia alla politica, dalla scienza alla religione, dalla produzione all’educazione.

lunedì 28 settembre 2009

ARTE: GIORNATA DEL CONTEMPORANEO, MILLE EVENTI IL 3 OTTOBRE



da ansa.it del 28/09/2009

ROMA - Oltre 800 luoghi tra musei, gallerie, atelier d'artisti, distribuiti su tutto il territorio nazionale, ospiteranno il 3 ottobre la Giornata del Contemporaneo, giunta alla quinta edizione. Con mille avvenimenti in calendario, cui si potrà partecipare gratuitamente, la manifestazione ha quest'anno un'immagine-guida realizzata da Luigi Ontani e intitolata Ingadgiato.

Presentata oggi alla stampa, l'iniziativa è stata organizzata da Amaci, associazione che raccoglie 27 musei d'arte contemporanea e che intende così promuovere e valorizzare il segno contemporaneo in Italia. La Giornata, ha detto il critico e consigliere delegato di Amaci, Ludovico Pratesi, si sta imponendo come "un momento istituzionale forte" e in grande crescita. A ribadirlo, il direttore generale del Paesaggio, belle arti, architettura e arte contemporanea Roberto Cecchi, che ha sottolineato come la manifestazione coincida con la prima uscita pubblica della Parc dopo la riforma del ministero dei Beni culturali. "Cercherò - ha detto Cecchi - di portare avanti ciò che è stato fatto finora in merito alla promozione e valorizzazione del contemporaneo".

sabato 26 settembre 2009

L’ENERGIA MISTICA DELL’ARTE DI MARIALUISA TADEI


"..dal sito www.teknemedia.net del 19/08/09 di Francesca Caputo"


Comprendere l’arte di Marialuisa Tadei equivale ad avere il coraggio di lasciarsi andare all’attesa, al tempo dilatato; elementi che rendendo percepibile lo spazio, oltre che gli istanti del tempo e quindi della vita. L'atteggiamento spirituale e la potenzialità visionaria insita nel percorso della Tadei - considerata una delle più promettenti giovani artiste in ambito internazionale - danno vita ad opere in cui letteralmente arrendersi alla bellezza e alla forza del senso pieno del fluire, dell’unicità, del cammino individuale. Marialuisa Tadei partecipa alla 53˚ edizione della Biennale di Venezia con due personalissimi percorsi. Il primo è rappresentato da “Le lacrime della grande ciglia” (1997-2002), esposta nel padiglione della Repubblica di San Marino (all’interno del progetto 4”3° 56’ 11,77’ Nord. Mondi da Fare”, a cura di Valerio Pradal). L’opera è costituita dalle linee di ferro arcuato della grande ciglia, da cui pendono bolle di vetro con trucioli di ferro che simboleggiano un pianto, un momento di sofferenza. Arte, dunque, come fonte di conoscenza e medium per opporsi alla decadenza etica della società contemporanea. L’artista utilizza in maniera profonda la forza della metafora e del simbolo, così che l’idea di leggerezza, di sospensione dello spazio diventano espressione di una concezione programmatica dell’arte a cui affidare un compito etico ed insieme estetico. Allo stesso modo nelle sue creazioni è spesso presente l’annullamento della dicotomia tra leggero e pesante, chiuso e aperto, opaco e trasparente. Come ha scritto il critico Giorgio Cortenova: “Marialuisa Tadei lavora da sempre in questi sentieri saturi di magia, di metafore, di sogni che si trasformano in realtà. E viceversa, come se questa e quelli svaporassero appena rappresi, prendendo forma plastica e subito dopo fuggissero verso un palpito d’ali, un gorgogliare di luce, un miraggio ingannevole che esalta e stupisce lo sguardo”. Ed è per questo motivo, prosegue il critico, che: “Tadei è consapevole che nulla è più irriducibile alla realtà che la realtà stessa. Perciò polverizza i processi razionali e, come pochi altri artisti del panorama contemporaneo, lascia spazio al lirismo dell’animo, agli scarti, alle contaminazioni, ai materiali ricchi che sembrano poveri e a quelli poveri che paiono ricchi”. Il secondo percorso con cui l’artista partecipa alla Biennale è costituito dalla mostra personale “Passaggio alla Luce - Into the Light”, a cura di Giorgio Cortenova allestita all'interno della Chiesa di San Samuele, con cui interagiscono le sue opere, circa una ventina, tra le più significative della sua recente produzione. Così come all’interno di una chiesa ci si raccoglie in meditazione, nell’arte della Tadei si contempla l’insita necessità e perfezione del Tutto. Il libero movimento di un’energia che ritrova l’eternità in un istante, la spiritualità della luce e del colore e del bilanciamento di forze nell’elevazione verso l’infinito e la pienezza di Dio. La collocazione entro un edificio sacro amplifica la potenza ed il significato delle sue opere che, pur nella diversità dei medium utilizzati, sono accomunate dalla scelta dei materiali che valorizzano la luce, poiché l’artista aspira, con la sua arte, ad avvicinare gli uomini alla dimensione dell’assoluto e dell’infinito. Colpisce, per l’impatto emotivo, l’installazione “Passaggio alla luce” del 2009, che allude al 'Passaggio' dell’uomo, dopo la morte, dalla condizione terrestre, scandita dal tempo, a quella spirituale della Luce Eterna. È un opera tridimensionale, un ambiente praticabile, in cui il fruitore attraversa un percorso faticoso, composto da sassi di vetro, dal suono stridente, per arrivare alla luce di Dio, che infonde armonia e serenità, come le sfere riempite di soffice materiale bianco, sospese nell’aria e rispecchiate dalla superficie. Precisa Cortenova: “(…) le sfere e le mezze sfere, simboli della sapienza e delle sue alterne vicende, vivono l’ostinata e precaria esperienza dello spazio reale. L’estasi dei sensi si annida in una materia che svapora nell’evocazione”.

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Waterfall, 2009

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Passaggio alla luce, 2009


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OculusDei, 2007

L’indagine sul tema e sui significati della luce e del colore prosegue in “Waterfall” del 2009, costituita da un dispiegarsi a cascata di strisce coloratissime e cangianti di PVC, che si arrotolano plasticamente al suolo. Per il critico Omar Calabrese: “La contrapposizione ‘terra/cielo’ è chiarissima, così come la fluidità della discesa di materiale verso il basso, e la contrapposizione tra ‘rarefatto’ (le strisce discontinue) e ‘compatto’ (il risultato, con il suo disegno quasi geografico) sulla superficie. Peraltro, uno sguardo ravvicinato ci induce ad apprezzare la solidità della figura intera, nonostante la lievità del materiale impiegato per ottenerla”. L’opera “Equilibri” (1995-1996) esprime la leggerezza che l’essere umano raggiunge dopo essersi liberato dalle prigioni terrene, elevandosi verso la dimensione spirituale. È composta da una sorta di petali di rete e nylon, ricolmi di piume; frammenti di luce fluttuanti che salgono la cielo. Il critico Donald Kuspit spiega che: “Sono sezioni incrociate di una piramide ascendente, carica, per così dire, di una luce virile che le solleva tenendole al tempo stesso sospese in uno spazio tutto loro”. L’installazione “La Sapienza Creatrice” (2006-2009) è composta da sfere di vetro di Murano, argentato e specchiato che, adagiate sul pavimento della chiesa veneziana, rimandano e riverberano lo spazio mistico. Ancora un lavoro sul vetro e le trasparenze, per dare l’idea della luce. Quest’opera rappresenta la 'Sapienza', con un chiaro riferimento ai Maestri del passato, come Domenico Ghirlandaio e Piero della Francesca, che hanno usato la sfera per rappresentare la 'Sapienza'. Come ha dichiarato l’artista, durante l’inaugurazione della personale: “Oltretutto questa Biennale si chiama ‘Fare Mondi’, per cui c’è il riferimento alla sapienza creatrice di Dio, che è l’architetto assoluto, l’artista per eccellenza”. L’installazione condensa la poetica dell’artista e, per usare le parole di Donald Kuspit: “(…) possiede l’euforia del ritmo organico – l’intimo godimento dell’esistenza vitale, per così dire – ed esprime la libera creatività dell’artista e il suo empatico apprezzare la vita, rimanendo al tempo stesso ingegnosamente astratta, abbracciando lo spazio cosmico pur trascendendolo energicamente. In quest’opera vi è un senso di inevitabilità – il sublime apice dell’astrazione organica operata da Tadei – che solo la vera arte trasmette”. La serie “Oculus Dei” (1998-2008), e l’opera “+” (2000-2001) rendono ancora più esplicita la missione che la Tadei si prefigge di raggiungere mediante l’arte. Al pari degli uomini del Rinascimento, che studiavano l’uomo attraverso la natura, l’artista è interessata a trovare tutte le interconnessioni tra il microcosmo, ovvero la biologia e le forme che sono entro il nostro corpo ed il macrocosmo, la natura, l’astrologia. In particolare nel lavoro intitolato “+”, una croce di lastre colorate di vetro appoggiate a terra, dai volumi aggettanti, risulta interessante l’unione tra macro e microcosmo, poiché la gamma di colori utilizzata – verde, giallo, blu – non solo rimanda ad elementi del creato (vegetazione, sabbia, mare), ma anche alla composizione dell’iride dell’artista.

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OculusDei, 2007

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La Sapienza Creatrice, 2006-2009

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+, 2000-2001

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Equilibri, 1995-1995 (sullo sfondo) +, 2000-2001 (in primo piano)

Dunque questa croce racchiude non solo il simbolo della religione, metafora di passione e sacrificio, ma rispecchia anche il percorso dell’anima umana. Analogamente la serie “Oculus Dei” – grandi dischi realizzati in marmo e vetro, con la tecnica del mosaico bizantino, in cui ogni tessera è tagliata a mano, recuperando quelle particolari funzioni mistiche di dilatazione dello spazio e della luce, che donano all'arte musiva un ruolo espressivo e di armonia determinante – condensa la simbologia dell’occhio divino con l’iride dell’artista. La scoperta che l’occhio sia un piccolo microcosmo si rivela all’artista dopo un grave incidente avuto nel 1994. Eredità di questa esperienza è la fluorangiografia, ovvero l’immagine della struttura anatomica del suo occhio, su cui ha iniziato a lavorare per una serie di opere. Sono sculture dinamiche, forme cinetiche in cui l’artista mette in relazione luce e movimento, creando equilibri e tensioni delicati e mutevoli, come la complessa natura umana. Tadei lavora contemporaneamente su due livelli: quello simbolico, di mediazione tra l'umano e il divino e quello dell'esperienza diretta, emotiva, di dialogo immediato tra l'opera e il fruitore. Per questo spiega l’artista, in un intervista rilasciata a Valerio Dehò: “Mi interessa il mosaico perché richiama i pixel elettronici: le tessere sono quasi una predizione del futuro – cioè attuale – di comunicare il significato. È una tecnica molto antica, e poi la luce che emana è formidabile, cambia a seconda dell’ora del giorno e della notte. È una tecnica che fa da ponte tra l’antico e il contemporaneo”. Una interessante personale della Tadei, “Inside the eyes”, a cura di Valerio Dehò, è allestita presso la Galleria Contemporary Concept di Bologna, fino al 18 settembre. La ricerca artistica di Marialuisa Tadei ha conservato uno stile prezioso e identitario senza mai smarrirsi, senza perdere mai il proprio segno, la propria sintesi; uno stile che è cresciuto e maturato centrandosi sulla sensibilità ad una trascendenza forte. Credendo fermamente nel potere della spiritualità, i suoi lavori sono in grado di dimostrare come l’arte contemporanea non sia solo puro decorativismo, bensì anche ricerca fondata su importanti ed imprescindibili valori in opposizione alla sterile civiltà materialista ed ai suoi miti, all’ipertrofico postmoderno. Nell’arte della Tadei non vi è separazione fra spirito e vita che, inevitabilmente connesse sia nel positivo che nel negativo, costituiscono la base della condizione umana. In questo percorso artistico la spiritualità si dimostra essere la ragione che spiega ogni cosa, ogni evento ed ogni azione, materializzandosi in qualsiasi cosa tangibile e reale. Non resta che perdersi nell’estasi della visione.


Galleria Contemporary Concept:
http://www.teknemedia.net/archivi/2009/5/29/mostra/37845.html

lunedì 21 settembre 2009

Dragonfly - Tra Canvas e Denim


San Marino, 22/09/2009

Alberto Rino Chezzi in mostra alla Galleria San Marino Palazzo Arzilli con le opere in denim.




La vernice alle ore 18,30 di sabato 26 settembre alla Galleria San Marino a Palazzo Arzilli in Contrada Santa Croce 22 - Centro Storico - San Marino.
Nella mostra curata da Luca Bezzetto, le opere presentate sono esclusivamente tutte quelle prodotte in denim e canvas nell'attività artistica di Ciaccaezetazetai. L'inziativa promossa dalla EC Foundation è patrocinata anche dalla Segreteria Cultura e Pubblica Istruzione, Segreteria Industria artigianato e Commercio, Regione Marche e ASART. La mostra rimarrà aperta fino all'8 ottobre, tutti i giorni dalle ore 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:30, giorno di chiusura il lunedì.

Per un nuovo Stato dell'arte


"..dal quotidiano L'informazione del 21/09/09 di Alberto Chezzi"



E' questa per la politica e le nostre istituzioni una grande opportunità per la creazione di un nuovo Stato dell'arte.







San Marino 21 settembre 2009/1709 d.F.R.


Qualcosa si stà finalmente muovendo. La partecipazione di San Marino alla Biennale di Venezia, dopo oltre vent’anni dall’ultima volta, può essere l’inizio di un’attenzione nuova e diversa da parte della politica e delle istituzioni verso l’arte e dei benefici che da questa ne possono derivare per la società ed il Paese. L’arte è sempre stata portatrice di messaggi, di cultura, di conoscenza, per assurdo anche quando non ne era tutelata la sua libertà espressiva. Valorizzare il patrimonio artistico, inteso anche come supporto ai soggetti che fanno e promuovono arte, può essere in questo momento di riassestamento del nostro sistema economico, sicuramente più che opportuno. L’arte è anche, come nel caso della Biennale di Venezia per San Marino, un formidabile strumento di comunicazione verso l’esterno.Per dire che cosa? Che la nostra Repubblica ha tante persone che pensano liberamente, che hanno una grande anima e ricchezza di espressione. Non siamo solo il Paese dei cosiddetti privilegi fiscali e finanziari. Nel Mondo alcune realtà sono rinate sull’arte, si pensi per tutte a Bilbao con il Museo Guggenheim. L’arte è un bene da preservare, perché intimamente legato alla libertà, nostro valore principe. Possibilità di esprimersi nel massimo della libertà mentale, senza limiti, è questo il grande privilegio di cui gode l’artista.Per questa ragione l’artista si trova nella condizione di proporre un impegno di “trasformazione sociale responsabile”, portando la creatività, cioè l’arte, ad interagire direttamente e a integrarsi con ogni ambito del tessuto sociale, dall’economia alla politica, dalla scienza alla religione, dalla produzione all’educazione. Vi è un gran fermento artistico nel Paese. E’ questa per la politica e le nostre istituzioni una grande opportunità, che và colta ora, per la creazione di un nuovo Stato dell’arte.

www.smdazibao.blogspot.com

Nel riquadro: "Vistagiardino" - 1998 - Ciaccaezetazetai - olio su tela - cm 60 x 50 - courtesy EC foundation

mercoledì 16 settembre 2009

Michela Pozzi - Campo d'attenzione n. 3



San Marino 16/09/2009


Versione non censurata

Campo d’attenzione n.3

In un mondo sempre più composto di identità vaganti e realtà culturali remote, la semplice coesistenza anonima non può essere più attuata come soluzione alle numerose questioni che una tale situazione pone.
Quando più diversità s’incontrano in uno stesso setting, è necessario instaurare un dialogo tra loro, che nella migliore delle ipotesi porterà a una ridefinizione della società in senso interculturale.
Ma questa possibilità è applicabile anche a luoghi fra loro diversi, in altre parole portatori di segni distintivi di realtà alle quali spesso non siamo abituati, o perché le abbiamo dimenticate, o perché appartengono a un background di riti e culture a noi distanti.
Questo è ciò che si propone anche il progetto Campo d’attenzione n.3 di Michela Pozzi, che viene presentato nella cornice del San Marino Art Festival, non a caso dedicato al recupero di elementi spaziali non sfruttati e realtà culturali diverse nell’ambiente sammarinese.
Ispirandosi al concetto di “residuo” elaborato da Gilles Clement nel suo Manifesto del Terzo Paesaggio, l’artista costruisce la sua istallazione a partire da cinque aiuole oggi non più sfruttate e incolte, poiché poste in un’area urbana poco frequentata. Questi elementi spaziali, un tempo così caratteristici, sono perciò divenuti dei “residui”, ossia degli spazi indecisi e sospesi in attesa di essere riqualificati.
A tal fine, l’intervento dell’artista si concentra nell’aiuola centrale, curandola e riqualificandola attraverso l’innesto di alcune piantine spontanee prelevate fuori dal territorio sammarinese, aggiornando così una realtà preesistente grazie a un segno distintivo straniero.
Si comprenderà allora come in questo caso la riabilitazione del paesaggio passi attraverso l’ibridazione dello stesso, mettendo così in luce l’aspetto socialmente costruttivo della (bio)diversità.
Testo a cura di Giacomo Podestà

I trent’anni del Consolato di San Marino a Grenoble


San Marino 10/09/2009


L'Asart a Grenoble per i 30 anni del Consolato di San Marino

Ieri 10 settembre 2009, alla presenza delle massime autorità locali, del rappresentante del Governo di San Marino, Onorevole Marcucci , della Giunta di Castello di Acquaviva gemellata con la cittadina di Froges , di centinaia di cittadini sammarinesi emigrati nella Val d’Isere, il Console di San Marino Eliane Rastelli ha ricevuto il più alto riconoscimento della città di Grenoble per l’attività svolta in questi trent’anni.
Eliane è stata la prima donna sammarinese a entrare a fare parte del Corpo Diplomatico e Consolare di San Marino attivandosi immediatamente per realizzare la migliore assistenza verso gli oltre ottocento sammarinesi residenti nella circoscrizione consolare.
Molteplici sono state le attività svolte sia nelle relazioni con le autorità cittadine che con i rappresentanti consolari di numerosissimi paesi che trovano nella Regione Rhone Alpes la possibilità di sviluppare importanti relazioni commerciali e culturali.
Da questa importante presenza si è costituito il gruppo dei Consoli che periodicamente si riuniscono per promuovere la conoscenza dei rispettivi paesi trovando nel Consolato sammarinese la più attiva collaborazione con l’assunzione, anche, del ruolo di Decano.
Eliane Rastelli ha ricevuto significativi attestati di stima dalle autorità locali e deputati dell’Assemblea Nazionale che riconoscono nella comunità sammarinese il più bell’esempio di perfetta integrazione e mantenimento dei valori del paese di origine.
Il Segretario di Stato, On. Gian Marco Marcucci, ha sottolineato la lungimiranza di San Marino nelle scelta di giovani a rappresentare il Governo nelle sedi di emigrazione e il grande attivismo del Console Rastelli grazie al quale San Marino gode oggi di una grandissima visibilità, stima e apprezzamento. Marcucci ha inoltre informato i cittadini sammarinesi sull’attività del nuovo Governo incentrata sul superamento dei riflessi della crisi mondiale e della ricerca di migliori rapporti con la vicina Italia.
Anche l’ASART ha contribuito a questa importante manifestazione che, con il Patrocinio del Segretario di Stato alla Cultura, On. Romeo Morri, ha avuto la possibilità di promuovere, ancora una volta, gli artisti sammarinesi con l’allestimento di nove opere che sono state molto apprezzate.
Significativa anche la presenza del Presidente della Camera di Commercio dell’Isère , Dott. Gilles Dumollard e del Primo Presidente della Corte di Appello di Grenoble , On. Gérard Meignié.
Tren’anni di lavoro ma altrettanti di impegno per il prossimo futuro.
L’Ufficio Stampa del Consolato di San Marino a Grenoble

mercoledì 2 settembre 2009

Depart - L'asart a Grenoble 10-24 settembre 2009


San Marino 06/09/2009

Depart - Collettiva asart a Grenoble
10-24 settembre 2009 in omaggio ai 30 anni del Consolato Sammarinese a Grenoble


Si pubblica il seguente comunicato stampa:

"L’Asart, Associazione Sammarinese Artisti, con il Patrocinio della Segreteria di Stato per l’Istruzione, la Cultura e gli Affari Sociali ed in collaborazione con il Consolato di San Marino a Grenoble presenterà, dal 10 al 24 settembre 2009 una mostra intitolata “DePart”, con la partecipazione di nove artisti sammarinesi. Con la mostra “DePart” il Console Eliane Rastelli ha coinvolto anche l’Asart nei festeggiamenti in occasione del trentennale dalla fondazione dello storico consolato. “DePart”, vuole significare e ricordare una partenza, un passaggio che avvicina e fonde la realtà di due luoghi, San Marino e Grenoble, alludendo sia alle opere dei sammarinesi esposte sia all’istituzione dell’Ambasciata. Gli artisti che prenderanno parte a questa mostra operano da tempo sia sul territorio nazionale che internazionale e sono tra i maggiori esponenti artistici, non solo all’interno dell’Asart, ma su tutto il territorio sammarinese. Per Asart la mostra ha una duplice valenza, quella di proporre per ciascun artista un’opera tra quelle che maggiormente rappresenta il suo operato, offrendo uno stralcio del panorama artistico sammarinese ed allo stesso tempo quella di rappresentarne e valorizzarne il territorio e la cultura. L’intenzione è quella di esporre opere che offrano una varietà di stili, tecniche e composizione, spaziando dal figurativo, all’astratto, fino al digitale, al fine di rappresentare al meglio la ricchezza artistica del panorama sammarinese.
BREVE PRESENTAZIONE DELLE OPERE E DEGLI ARTISTI
Leonardo Blanco propone l’opera “OE 20” che ben rappresenta il suo operato degli ultimi anni. Un informale ricco di emozioni date dall’incisività del colore e del segno. “Piovigginando” di Cristian Ceccaroni, invece, presenta la città in una atmosfera romantica di luce soffusa e pioggia. Anche Alberto Chezzi con “Loop” espone una delle opere che maggiormente identifica il suo ultimo periodo, dove il disegno è quasi elemento ludico di una complessità più profonda. Nei colori di “Tre” è racchiusa la gestualità di Gabriele Gambuti, qui è il gesto ripetuto che crea lo spazio e definisce la profondità. Con “Monte” Giacomoni Sabrina presenta una visione del Monte Titano rivista in versione digitale. L’intensità espressiva di “Titano ora ti odio” di Anna Malpeli è racchiusa in uno spazio dove gli elementi si sovrappongono fino a diventare tridimensionali. In “O.A.D. series 01 – expression” di Mussoni Marco, quello che contraddistingue l’opera è l’espressività del gesto che amplifica l’intensità espressiva del soggetto. Lo stile di Omar Paolucci in “Ovunque tu sia” racconta ed esprime il soggetto in una forma innovativa, intensa e penetrante. In “Passing by Vldragone” Thea Tini offre una particolare rappresentazione del monte Titano dove la maggiore espressività è data dal colore. Asart, anche a nome degli artisti partecipanti, ringrazia la Città di Grenoble e l’Ambasciata di San Marino per la realizzazione della mostra e per la disponibilità e collaborazione nell’organizzazione."







19 Settembre - Serata di Gala - San Servolo - 53^Biennale Venezia


San Marino 02/09/2009

Serata di gala: 19 settembre 2009, San Servolo


"Con la presente Vi comunico che è stata definita la data di

SABATO 19 SETTEMBRE 2009

presso l'Isola di San Servolo a Venezia, per la serata di Gala, con la partecipazione degli Eccelentissimi Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino per visitare il Padiglione 17 degli artisti Sammarinesi presenti alla 53° Biennale d'Arte di Venezia.

Indicativamente il programma sarà il seguente:
ore 19,00 visita della mostra
ore 20,15 concerto dell'orchestra Sinfonica della Repubbloca di San Marino
ore 21,25 aperitivo in terrazza
ore 21,35 meeting dinner
Tutto il programma dettagliato Vi sarà inviato il più presto.
Ritengo che sia importante la presenza di tutti gli artisti i veri protagonisti di questa avventura alla Biennale.
(i quali potranno alloggiare presso la sede di San servolo)

a presto
il curatore
arch. valerio pradal"

martedì 1 settembre 2009

Antonio Molinari in arte "Aika" in mostra a Pistoia





San Marino 01/09/2009


Aika a Pistoia alla mostra arte contemporanea III^ edizione 5-19 settembre





Antonio Molinari in arte "Aika" partecipera alla Mostra di Arte Contemporanea Città di Pistoia III Edizione che si terrà dal 5 al 19 settembre presso l'Oratorio di S Giovanni.

Tra le opere esposte anche:



"L'Inguardabile"

Olio su tela
cm 70X50
(courtesy Alberto Chezzi)

43°56’11,77” NORD - MONDI DA FARE

Stato
REPUBBLICA DI SAN MARINO

Titolo
43°56’11,77” Nord
Mondi da Fare

Patrocinio
SEGRETERIA DI STATO PER GLI AFFARI ESTERI E POLITICI

SEGRETERIA DI STATO PER L’ISTRUZIONE E LA CULTURA,
L’UNIVERSITÀ E GLI AFFARI SOCIALI


Supporto
SEGRETERIA DI STATO PER IL TURISMO E LO SPORT,
LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E RAPPORTI CON L’AZIENDA
AUTONOMA DI STATO PER I SERVIZ
I

Commissario
Leo Marino MORGANTI
leomarinomorganti@libero.it

Curatore
Valerio PRADAL
valeriopradal@10united.it

Coordinamento
Maria Alessandra ALBERTINI
Sivia BERTI
Corrado CARATTONI
Alessia GHIRONZI
Elisa MANZAROLI
Lorenza MEL
Edith TAMAGNINI

Sostenitori del progetto
Fondazione San Marino Cassa di Risparmio della Repubblica
di San Marino
- SUMS UNESCO - Delegazione permanente
della Repubblica di San Marino