MANIFESTO - "PER UN NUOVO STATO DELL'ARTE"

G53 RSM nasce su impulso degli artisti rappresentanti il padiglione di san marino alla 53^ biennale di venezia.

E' un movimento culturale ed artistico sammarinese che ha come fondamento la valorizzazione della libertà espressiva, formale ed informale e della ricerca artistica nonchè la sua interazione ed integrazione nel tessuto sociale per un “nuovo Stato dell’arte”.

Nel tempo di passaggio epocale in cui viviamo sono in gioco molti fattori che minacciano drammaticamente la libertà e diventa sempre più urgente prevedere e attuare nuove forme di sopravvivenza e di coesistenza. Una responsabilità in questo senso investe innanzitutto le persone che dispongono di maggiore libertà mentale.

L’artista gode appunto di tale responsabile privilegio. Per questa ragione esso si trova nella condizione di proporre insieme un significativo impegno di “trasformazione sociale responsabile”.

L’intento è quello di portare la creatività, cioè l’arte, ad interagire direttamente e a integrarsi con ogni ambito del tessuto sociale, dall’economia alla politica, dalla scienza alla religione, dalla produzione all’educazione.

sabato 22 agosto 2009

Michela Pozzi - Campo d'attenzione n. 3



San Marino 22/08/2009

Campo d'attenzione n. 3

Installazione permanente in Contrada Omerelli e Giardino dei Liburni, in collaborazione con l'Ufficio Gestione Risorse Ambientali e Agricole.
Varie piantine e sassi piantate ed installate dall'artitista Michela Pozzi nell'aiuola centrale, riqualificano ed aggiornano così una realtà preesistente con elementi prelevati fuori dal territorio sammarinese.

da "l'informazione"

SMIAF 2009



San Marino, 21/08/2009

Nell'ambito dei 40 eventi organizzati, Thea Tini, Leonardo Blanco, Alberto Chezzi e Omar Paolucci espongono in occasione del SMIAF insieme a Cristian Ceccaroni, Gabriele Gambuti, Anna Malpeli e Sabrina Giacomoni.
Sala espositiva Torretta porta del paese 22 - 23 agosto 2009. Inaugurazione ore 18,00 sabato 22 agosto.
Lo SMIAF giunto alla seconda edizione è il Festival dei giovani saperi ed è promosso dalle Associazioni, Giovani ed Artisti della Repubblica di San Marino.

sabato 15 agosto 2009

Michela Pozzi - Home

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martedì 11 agosto 2009

Oltre la biennale - San Servolo isola d'arte



San Marino 4/07/2009

Dal sito di www.artapartofculture.org
Oltre la biennale - San Servolo isola d'arte di Erica Marinozzi

L’isola di San Servolo è un piccolo angolo di paradiso e già da qualche anno si sta configurando come un ulteriore polo dell’arte contemporanea in laguna. Ancora poco frequentata dai turisti e dai visitatori, è l’unica isola ad essere stata recuperata dalla Provincia di Venezia e trasformata in un centro dove l’attenzione per l’arte va di pari passo con altri aspetti quali la formazione, il turismo e gli eventi. Da Light on San Servolo, rassegna ormai terminata, e uno dei progetti più importanti di videoarte, alla collezione di opere che si possono osservare passeggiando per l’isola fino ad arrivare ad Artlab, residenza per giovani artisti internazionali emergenti.
In occasione della 53.a Biennale una serie di eventi e mostre hanno invaso l’isola di San Servolo. Non sono collegate tra loro e non hanno un filo logico. Alcune sono eventi collaterali della Biennale, altre sono un’opportunità per giovani artisti emergenti. Un unico problema: le date. Alcune durano solo un mese e stanno quindi per terminare.
Appena si arriva all’isola si nota una scritta con tubi fluorescenti ToBuy is ToCreate“, niente di più vero con i tempi che corrono. Si tratta dell’installazione dell’artista cinese Wu Shanzhuan e fa parte dell’evento collaterale alla Biennale dal titolo A gift to Marco Polo, a cura di Achille Bonito Oliva e Lu Peng. L’evento si è svolto (chiusura: 3 luglio 09) negli spazi interni ed esterni della VIU Venice International University e ha fatto conoscere attraverso con una ventina di lavori i massimi esponenti dell’arte cinese: Zhou Chunya, Fang Lijun, He Duoling, Zhang Xiaogang, Wang Guangyi, Zhang Peili, Wu Shanzhuan, Ye Fang, Yue Minjun. Un dono a Marco Polo -come dice il titolo della mostra- il quale con Il Milione per primo sondò l’Oriente, dando una sua personale interpretazione delle tradizioni e della cultura anche con enormi difficoltà. Allo stesso modo, gli artisti con le opere provano a interpretare e tradurre elementi della loro e della nostra società abbandonando qualsiasi legame ideologico.
Nel cortile inglese della VIU, e fino al 22 novembre, c’è Casamata, piccola installazione di sculture in bronzo di Piergiorgio Colombara: una serie di abiti lavorati privi di corpi e trafitti che rappresentano la condizione di abbandono in riferimento a coloro che hanno vissuto la malattia psichica e isolati nel manicomio presente nell’isola dal 1797 e chiuso definitivamente nel 1978.
Sit Up installazione di Enrico Benetta a cura di Angelo Bucarelli fino al 2 settembre, decisamente scenografica e di forte impatto in ambiente esterno.
Il CAOS è un buon progetto espositivo a cura di Raffaele Gavarro che si svolgerà nell’arco di tre anni, promosso dalla Società San Servolo Servizi in collaborazione con la Provincia di Venezia. Analizza tre tematiche sociali contemporanee: il lavoro, la migrazione e i conflitti. Per il titolo prende spunto dalla rubrica di Pier Paolo Pasolini sul settimanale “Tempo” firmata dal 6 agosto del 1968 al 24 gennaio del 1970. Una trilogia espositiva che privilegerà installazioni, video e new media e metterà in luce quella parte di arte (ed artisti) che hanno già da tempo scelto di confrontarsi con le tematiche sociali. Il primo appuntamento è CAOS_#1 il lavoro che presenta opere di 8 giovani artisti italiani: Marco Bonafè, Gea Casolaro, Donatella Di Cicco, Danilo Donzelli, Sandro Mele, Alice Schivardi, Giuseppe Stampone, Enrico Vezzi.
Non si può fare a meno di notare il lavoro dell’artista Giuseppe Stampone il quale si distacca dal gruppo rompendo l’unità dell’allestimento e, nel cortile esterno, presenta Punti di Vista. Una casetta che apparentemente fa sognare e ricorda il mondo delle favole. Un ponteggio; e una bandiera indica la fine dei lavori. Lo spettatore che ha voglia di interagire sale il ponteggio e scopre guardando nello squarcio del tetto che niente è come sembra: all’interno la casetta è distrutta. Si sente la musica degli storici intervalli Rai ma non ci sono i paesaggi e le città ideali. Solo immagini del terremoto in Abruzzo. Metafora della tragedia, la casa incantata dona apparentemente ed esteriormente tranquillità ma cambiando il punto di vista si conosce anche l’altro risvolto. La mostra è visibile fino al 19 luglio.
Nell’isola è presente anche il Padiglione della Repubblica di San Marino con il progetto 43° 56’ 11,77’ Nord. Mondi da Fare, curato da Valerio Pradal. Artisti: Leonardo Blanco e Marialuisa Tadei, Domenico Casadei-Palino, Alberto Chezzi, Dari Lazzari, Antonio Lengua, Nico Macina, Antonio Molinari, Elisa Monaldi, Omar Paolucci, Michela Pozzi, Thea Tini.
Da segnalare inoltre la videoinstallazione Save The Poetry alla quale si aggiungerà dal 2 settembre Mercury House One e le installazioni Sugar Dead di Elisabetta di Sopra ed Untitled di Arianna Piazza nell’ambito del progetto Nuove Figure3 dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.

http://www.artapartofculture.org/2009/07/04/oltre-la-biennale-san-servolo-isola-darte-di-erica-marinozzi/

43°56’11,77” NORD - MONDI DA FARE

Stato
REPUBBLICA DI SAN MARINO

Titolo
43°56’11,77” Nord
Mondi da Fare

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AUTONOMA DI STATO PER I SERVIZ
I

Commissario
Leo Marino MORGANTI
leomarinomorganti@libero.it

Curatore
Valerio PRADAL
valeriopradal@10united.it

Coordinamento
Maria Alessandra ALBERTINI
Sivia BERTI
Corrado CARATTONI
Alessia GHIRONZI
Elisa MANZAROLI
Lorenza MEL
Edith TAMAGNINI

Sostenitori del progetto
Fondazione San Marino Cassa di Risparmio della Repubblica
di San Marino
- SUMS UNESCO - Delegazione permanente
della Repubblica di San Marino