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Godart 2010
a cura di Enzo De Leonibus
vernissage sabato 17 aprile ore 19,00
date : 17 aprile / 13 giugno 2010
ufficio stampa tel +39 333 10 49 439
orari : aperto tutti i giorni dalle 17,00 alle 21,00 – lunedì e martedì chiuso
Artisti:
Alessia Armeni, Emanuele Biondi, Fabio Bonanni, Gianluca Capozzi, Gabriele Coi, Daniela d’Arielli, Andrea D’Ascanio, Francesca de Rubeis, Carlo Dell’Acqua, Chiara Demelio, Patrizio Di Sciullo, Barbara Esposito, Bruna Esposito, F84, Salvatore Falci, Franco Fiorillo, Armida Gandini, Paolo Gobbi, Lee Guem Muk, Piotr Hanzelewicz, Hussein Hussein, Antonio Lucifero, Chijoko Miura, Mario Moscadello, Enrico Piras, Michela Pozzi, Alessandro Ratti, Giampiero Rocchi, Chiara Seghene, Saverio Todaro, Delphine Valli, Massimo Vitangeli.
Sabato 17 aprile - presso il MuseoLaboratorio ex manifattura tabacchi di Città Sant’Angelo, sarà inaugurata la mostra d’arte contemporanea “Godart 2010” - momento conclusivo del progetto“ Godart -arte a scuola a scuola con l’arte”.
“Godart arte a scuola, a scuola con l’arte” è da undici anni la rassegna primaverile che risveglia l’attenzione della comunità verso l’infanzia con la mediazione dell’arte. Godart è lo spazio riservato all’arte per i più piccoli per esprimersi con la loro leggerezza e ingenuità. L’Arte come gioco, curiosità che avvicina i bambini ad uno sguardo altro verso le cose, ad un modo diverso di sentire e percepire il mondo circostante.
Dai laboratori d’arte - “luoghi incantati del fare” per avvicinare i più piccoli ai diversi linguaggi del contemporaneo – ai “segni” della poeticità interiore degli artisti che, attraverso una raffinata ricerca estetica delle loro opere sia nei contenuti sia nelle tracce, indicano sentieri altrettanto “magici e incantati” tesi alla creazione di un “luogo altro” per l’arte contemporanea – inteso come spazio creativo di nuovi linguaggi e visioni, un possibile momento di riflessione e incontro tra essi.
La mostra è una sorta di specchio riflesso di un altro specchio…ove si ha la sensazione di ritrovarsi immersi in frammenti di un grande laboratorio che incontra “la meraviglia” nello sguardo del pubblico, una sorta di stordimento e confusione dettati dalle sollecitazioni di visioni eterogenee.
In questo forse stà la preziosità di Godart, una mostra che non nasce con una visione tematica o poetica ma che per il modo di essere concepita e per le peculiarità e fini diventa necessariamente palestra di linguaggi
La riconoscibilità del MuseoLaboratorio è nella sua identità - un luogo di ricerca e di sperimentazione messo a disposizione degli artefici e dei curiosi che animano il mondo dell’arte e della cultura.
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