
(pubblicata per conto di aika)
San Marino 19ottobre 2009/179 d.F.R.
Ora nei nostri progetti c’è di andare in giro per il mondo, e non ci saranno solo piazze…….., auguriamoci di non trovare amanti della moquette
A quarantadue anni per la prima volta in vita mia vengo “cacciato”, non mi era mai successo!!!
Vestito, sbarbato, con una berretta in aiuto alla mia sinusite, un giubbotto come tanti ed anche i pantaloni che giuro non avevano macchie, ma un invito, vengo respinto.
Forse la mia sigaretta SPENTA ha destato paura mentre entravo dalla porta? Infondo è stata comperata e anticipatamente marcata dai monopoli di stato, o forse il bicchiere con il vino datomi al buffet che il “buttafuori” ha nel precipitarmisi incontro urtato e fatto cadere da una a tre gocce a terra?
Ecco alla visione delle tre gocce, come sangue che esce dalla sua giugulare vengo accompagnato da un sorriso inebetito e scocciato fuori dalla porta.
Inutile dirgli che non sono la persona che immaginava, di scuse non ne ho avute.
Il contesto ed il bene che provo per molte anzi tutte le persone che si trovavano come me a quella inaugurazione mi fanno omettere nomi e cognomi, solo perché si tratta di ARTE.
L’arte non ha una condizione usualmente fuori dagli schemi, ma è vissuta ed accompagnata da una libera visione delle cose e dei modi, quella sana eccentricità propia che la contraddistingue ( vista in tante altre parti fuori territorio, dove io ho partecipato fra le più svariate), in una cornice di vino, sigari, sigarette ed altro.
Penso che la nostra condizione è stata a mio avviso intaccata da questo pregiudizio, e mi fa riflettere indirettamente sul nostro obbiettivo.
Portare l’ ARTE di San Marino ad uno step up successivo.
L’arte non è solo un quadro ad una parete, ma anche un immagine proiettata a Palazzo Pubblico, li avevo circa la stessa condizione, la sigaretta era accesa ed al posto del vino bevevo una cola, ma nessuno mi ha allontanato dal guardare.
Quale dei due allora è un posto idoneo, solo la piazza?
L’arte porta con se e mi ripeto non solo una tela da guardare, ma molteplici situazioni da vivere, e se restiamo attaccati alla nostra bella moquette che si può sporcare, per non fare entrare persone che non corrispondono ai nostri canoni, allora meglio evitare o aprire un poco la mente.
Oggi è stato messo alla porta un artista, ma un gallerista eccentrico sarebbe stato trattato erroneamente nella stessa maniera?
Ci vogliono le presentazioni?
E dopo queste alcuni dentro ed altri fuori?
O è forse meglio toglierci una etichetta retrograda di perbenismo superfluo in alcune situazioni!
Ora nei nostri progetti c’è di andare in giro per il mondo, e non ci saranno solo piazze…….., auguriamoci di non trovare amanti della moquette.
antonio molinari in arte aika
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